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Storia Savaré adesivi

La nostra storia

Passione per la chimica, spirito innovatore e rispetto per le persone.

A metà degli anni ‘20 del Novecento nasceva una piccola azienda familiare che poggiava su tre pilastri: la passione per la chimica, lo spirito innovatore e il rispetto per le persone.

Di generazione in generazione continuiamo a mantenere vivi i valori delle origini: onestà, umanità e un’instancabile dedizione alla ricerca.
La nostra lunga storia si intreccia con quella italiana ed europea.

Negli anni l’azienda si è trasformata ed è cresciuta, ma senza mai perdere di vista l’obiettivo più alto: mettere la chimica al servizio del bene comune.

Savaré Timbro Storico
1924
LA FONDAZIONE
Nasce la ditta Dr. Savaré - Industrie Chimiche. L’azienda produce prodotti colloidali di derivati degli amidi e di prodotti emulsionabili per l'industria cartaria, tessile e conciaria. In anni in cui la chimica è un settore strategico e in crescita esponenziale in tutta Europa, Biagio Savaré si dedica a un obiettivo chiaro: garantire sicurezza e stabilità alla sua famiglia e a quella dei dipendenti. Per farlo, trasforma in prodotti all'avanguardia gli studi e i brevetti su cui ha lavorato durante i suoi anni da ricercatore in Germania.
1940 - 1960
DALLA GUERRA ALLA RIPRESA ECONOMICA

La Dr. Savaré - Industrie Chimiche non si converte alla produzione bellica e sopravvive agli anni della Seconda guerra mondiale grazie alla creazione di un prodotto a base di pece da spalmare sui vetri delle finestre per l’oscuramento notturno previsto durante i bombardamenti.
Nel dopoguerra l'azienda inizia a produrre adesivi a base di fecola di patate importata dall’Olanda. Successivamente i laboratori sviluppano la tecnologia per produrre colla a base di fecola essiccata e trattata con acidi. Il risultato sono cristalli che i clienti possono sciogliere in acqua per applicarla sui prodotti da etichettare. Questa formula si distingueva rispetto alle altre presenti nel mercato perché aderiva perfettamente anche in caso di umidità e si poteva eliminare con una semplice soluzione di acqua e bicarbonato.

Foto d'epoca anni '40 sede Savaré
Progetto stabilimento chimico Savaré
1960 - 1980
DALLE FORMULE VEGETALI E VINILICHE ALLE COLLE HOT-MELT
Nel 1964 Igino Savaré diventa il nuovo Amministratore Delegato. Con il figlio del fondatore entra in azienda la seconda generazione della famiglia. È in questi anni che inizia l'era delle colle in lattice e sintetiche, più rapide ad asciugare e quindi in grado di tenere il passo con la meccanizzazione dei processi di etichettatura. L’azienda evolve insieme alle esigenze dei clienti e si afferma come uno dei più solidi e affidabili fornitori del mercato nazionale. A partire dagli anni ‘70 il mercato si trasforma ancora con l’arrivo degli adesivi hot-melt. Savaré è tra i primi in Italia a dare il via alla nuova produzione. I primi blocchi di hot-melt vengono mescolati a mano in pentoloni riscaldati a 150° C per poi essere versati in stampi di silicone.
1980 - 2000
LA CRESCITA NEL MERCATO NONWOVEN

Negli anni ‘80 lo sviluppo dei materiali nonwoven e il potenziamento delle linee produttive spinge la crescita del settore igiene. Savaré molto presto si attesta come partner di fiducia delle più importanti aziende italiane del settore. Nel 1984 con Biagio Savaré, nipote e omonimo del fondatore, entra in azienda la terza generazione.
Con la nascita del mercato unico europeo, l’azienda inizia a espandersi per far fronte al nuovo contesto economico e allo sviluppo del settore. Vengono fatti ingenti investimenti per aumentare la capacità produttiva. Viene aperto il nuovo stabilimento di Cerro e il numero dei dipendenti triplica nel giro di pochi anni.
Dalla metà degli anni Novanta, Savaré si affaccia sul mercato internazionale con un incremento esponenziale della produzione dedicata all’export verso l’Europa.
Viene registrato il brevetto Safemelt®. La nuova tecnologia permette di avvolgere i blocchi di hot-melt in film che non richiedono l’utilizzo d’acqua. In anticipo rispetto al mercato, la sostenibilità dei prodotti diventa uno dei principi chiave del team R&D e di tutta l’azienda.

Progetto stabilimento chimico Savaré
Savaré anni 2000 Italia Usa
Gli anni 2000
DA MILANO AGLI USA: GLI ANNI DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE
Il viaggio verso l'internazionalizzazione, iniziato a metà degli anni '90, raggiunge un punto di svolta: Savaré si trasforma da azienda nazionale ad attore globale grazie al suo ingresso nel mercato statunitense. Inizia la produzione del nuovo stabilimento di Delawere, Ohio.
2010 ...
INSIEME VERSO IL FUTURO

Sono gli anni di un’ulteriore trasformazione per Savaré: viene costruito il nuovo Headquarter di Milano e implementate le capacità produttive dell’impianto di Cerro. Nuovi investimenti danno un’ulteriore spinta all'espansione del centro R&D, che acquisisce nuove capacità analitiche e applicative a supporto anche dei partner.
Savaré si è evoluta in un'azienda digitale, conforme all'Industria 4.0, con una crescente attenzione alla sostenibilità. La quarta generazione è già entrata a far parte dell'azienda, portando con sé la stessa dedizione alla chimica e l'impegno all'eccellenza che l'hanno contraddistinta per oltre un secolo.

Savaré insieme verso il futuro
Biagio Savaré - Il fondatore
Leggi la biografia

Nel 1903 Biagio Savaré si laurea in Chimica presso l'Università di Bologna. Per quattro anni è assistente del professor Giacomo Ciamician, il precursore degli studi sull’energia solare e il fondatore della fotochimica. In questo periodo pubblica articoli e studi sulle soluzioni colloidali, sullo ioduro d'amido, sull'idrazina e sull'acido levulinico.

Negli anni successivi diventa assistente del professore Beythien presso la Technische Universität di Dresda. In contemporanea all’attività accademica deposita numerosi brevetti e porta avanti le ricerche che trasformerà in seguito nei primi prodotti dell’azienda Savaré.

Nel 1906 sceglie di abbandonare una promettente carriera accademica per ricongiungersi con la famiglia in Italia. Inizia a lavorare per la Società Italiana Elettrochimica di Roma che gli affida lo studio delle nuove fabbricazioni dell’impianto chimico di Bussi, in Abruzzo.

Tre anni più tardi, nel 1909, diventa direttore generale dello stabilimento di Rho della Società Chimica Lombarda A. E. Bianchi e C.

Negli anni della sua dirigenza la Società Chimica Lombarda si afferma come una delle principali industrie chimiche italiane. Sotto la sua guida viene prodotta per la prima volta in Italia ammoniaca in soluzione concentrata, carbonato d'ammonio e ammoniaca anidra compressa. Questo permetterà una maggiore indipendenza dall’industria chimica tedesca.

Lascia la direzione dello stabilimento di Rho nel 1922, quando in Italia si instaura il regime fascista. Solo un anno dopo la Società Chimica Lombarda A.E. Bianchi diventerà la filiale commerciale italiana di IG Farben, il colosso chimico tedesco noto per il suo ruolo nell’apparato di sterminio nazista.

Biagio Savaré non aderirà mai al partito fascista, nonostante questo abbia comportato ostacoli burocratici, la perdita delle commesse statali e altre forme di discriminazione economica. Resisterà agli anni difficili della guerra sostenendo la famiglia e i dipendenti senza mai venire a patti con un mondo che giudicava immorale e disumano.

Muore il 15 febbraio del 1963, ricordato con stima e affetto dalla Società dei Chimici Italiani come uomo di onestà adamantina, di non comune virtù e bontà d’animo.